Twin Peaks 1° Stagione [Divx - Ita - Ac3]

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Twin Peaks 1° Stagione [Divx - Ita - Ac3]

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Twin Peaks 1° Stagione [Divx - Ita - Ac3].torrent
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Movies
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I segreti di Twin Peaks Stagione 1 FULL[DVDrip DivX Ita] TNT Village

.: Release Originale :.

http://forum.tntvillage.scambioetico.org/index.php?showtopic=87545

.: Trama :.

Quando apparve in televisione, proprio agli inizi degli anni Novanta, la serie Twin Peaks sorprese un po’ tutti, dal pubblico agli addetti ai lavori, caratterizzandosi come un “qualcosa mai visto prima”, assolutamente originale e spiazzante. Ma quello che sorprese ancor di più fu il successo popolare che la serie stessa ottenne, del tutto in controtendenza rispetto alla complessità narrativa messa in atto dalla coppia di autori David Lynch e Mark Frost. Intanto vanno distinte le cose: Twin Peaks è un corpo multiplo. Prima di tutto c’era stato il cosiddetto “pilot”, l’episodio iniziale della serie, della durata di quasi due ore, che lanciava lo spettatore nello spettacolo degli orrori nascosti nella (apparentemente) placida cittadina americana di Twin Peaks. Diretto da Lynch questo episodio è un film “compiuto”, anche se - come del resto tutte le precedenti opere del regista del Montana - “opera aperta”, disponibile ad infiniti percorsi ulteriori, quasi fosse un ipertesto dal quale partire per possibili “link” da seguire. Poi venne la “vera” serie televisiva: la prima, che arriva oggi in DVD, con i suoi sette episodi, poi la seconda, che giunse da noi fino al 15° episodio, mentre negli Stati Uniti arrivò fino al 22°. Infine, direttamente cinema, arrivò quello straordinario capitolo unico intitolato Twin Peaks - Fuoco cammina con me, che, nel 1992 rilanciò ancora le avventure della cittadina immaginaria ai confini con il Canada sul grande schermo. Il Twin Peaks televisivo fu il risultato, curioso ed ineguagliabile, di due diverse personalità che unirono i loro rispettivi talenti: quella di David Lynch, con i suoi mondi sommersi, l’attenzione meticolosa al dettaglio e alle imperfezioni delle cose, delle persone, alle follie nascoste dentro ognuno di noi, che proveniva direttamente da quel Velluto Blu che tante polemiche suscitò soprattutto nel nostro Paese (venne rifiutato a Venezia per via delle nudità della Rossellini...); dall’altra la personalità di Mark Frost, brillante sceneggiatore e produttore televisivo che aveva inventato una delle serie più innovative e di successo della TV americana, Hill Street giorno e notte. Insieme realizzarono una miscela esplosiva, che prendeva spunto dalle “soap-opera” americane, fatte di tanti personaggi e molte chiacchiere “perfettamente televisive’”, ma le coniugava miracolosamente con una detective-story avvincente, con elementi di stile neo-gotico. L’attenzione al dettaglio del suo protagonista, l’agente dell’FBI Dale Cooper (Kyle MacLachlan, vero alter-ego di Lynch), che dirige le indagini sulla morte di una ragazza con grande meticolosità, unendo professionalità poliziesca ad innegabili doti parapsicologiche dalle influenze tibetane, spostano completamente il baricentro della serie dalla commedia (che pure è presente per via delle diverse eccentricità rappresentate) al fantastico, con deviazioni verso temi solitamente banditi dalla serialità televisiva (la sessualità unita alla malattia, ad esempio). Se il mistero portante del film, ovvero la domanda “Chi ha ucciso Laura Palmer?”, sembra essere l’elemento guida della trama, in realtà quello che poi affascina è l’infittirsi, l’aggrovigliarsi della storia e dei suoi personaggi, in un mondo oscuro di tradimenti e menzogne in cui “nessuno sembra più essere quello che appare”. In particolare l’universo familiare in Twin Peaks, vero fulcro della comunità locale, appare completamente disgregato e fondato su una sorta di ipocrisia collettiva, che tende a nascondere le debolezze ed i tradimenti che imperano in città. Ispirato sottilmente a I peccatori di Peyton Place, con l’analisi cinica e spietata della “cattiveria” della provincia americana, Twin Peaks non rimane impigliato nelle ragnatele del mélo, perché sa coniugare elementi di humour puro con quelli del macabro, dosando gli ingredienti in una miscela curiosa ed intrigante. E se la prima serie sarà ancora contenuta nel suo dispiegarsi alla ricerca dell’assassinio, la seconda prenderà una piega fantastica assoluta, dove i sogni e gli incubi di Lynch potranno sfogarsi liberamente (anche se il risultato dell’audience della seconda serie fu catastrofico, rispetto ai successi della prima). Cinefila, citazionista e colta, la serie di Twin Peaks è tutto fuorché un tranquillante televisivo da sabato sera. Ci porta nel cuore dell’America e ci trascina dentro un incubo ad occhi aperti, avvolti da un paesaggio magnifico (le montagne del titolo e le conifere tanto ammirate dall’agente Cooper) e dentro i gustosi sapori locali (il caffè nero e le torte di ciliege), che sembrano solo coprire gli orrori nascosti di una nazione. Quanto ai DVD, ben 4, va detto che negli extra sono presenti i commenti di tutti i registi delle singole puntate e le curiosissime introduzioni della “signora del ceppo”, inquietante personaggio della serie. Nell’ultimo disco ci sono interviste a Mark Frost, diversi speciali che introducono a David Lynch, una specie di intervista al nano che spiega come si parla “al contrario” nella “stanza rossa”, la storia delle riprese al MAR-T Café, e le interviste a quasi tutto il ricco cast di Twin Peaks. Una curiosità a margine: Twin Peaks è interpretato da una serie incredibile di nuovi volti (all’epoca) interessantissimi che sembravano destinati a sfondare nell’Olimpo hollywoodiano. Ma nessuno di loro è poi arrivato al grande successo.

.: Locandina :.

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.: Trama :.

Quando apparve in televisione, proprio agli inizi degli anni Novanta, la serie Twin Peaks sorprese un po’ tutti, dal pubblico agli addetti ai lavori, caratterizzandosi come un “qualcosa mai visto prima”, assolutamente originale e spiazzante. Ma quello che sorprese ancor di più fu il successo popolare che la serie stessa ottenne, del tutto in controtendenza rispetto alla complessità narrativa messa in atto dalla coppia di autori David Lynch e Mark Frost. Intanto vanno distinte le cose: Twin Peaks è un corpo multiplo. Prima di tutto c’era stato il cosiddetto “pilot”, l’episodio iniziale della serie, della durata di quasi due ore, che lanciava lo spettatore nello spettacolo degli orrori nascosti nella (apparentemente) placida cittadina americana di Twin Peaks. Diretto da Lynch questo episodio è un film “compiuto”, anche se - come del resto tutte le precedenti opere del regista del Montana - “opera aperta”, disponibile ad infiniti percorsi ulteriori, quasi fosse un ipertesto dal quale partire per possibili “link” da seguire. Poi venne la “vera” serie televisiva: la prima, che arriva oggi in DVD, con i suoi sette episodi, poi la seconda, che giunse da noi fino al 15° episodio, mentre negli Stati Uniti arrivò fino al 22°. Infine, direttamente cinema, arrivò quello straordinario capitolo unico intitolato Twin Peaks - Fuoco cammina con me, che, nel 1992 rilanciò ancora le avventure della cittadina immaginaria ai confini con il Canada sul grande schermo. Il Twin Peaks televisivo fu il risultato, curioso ed ineguagliabile, di due diverse personalità che unirono i loro rispettivi talenti: quella di David Lynch, con i suoi mondi sommersi, l’attenzione meticolosa al dettaglio e alle imperfezioni delle cose, delle persone, alle follie nascoste dentro ognuno di noi, che proveniva direttamente da quel Velluto Blu che tante polemiche suscitò soprattutto nel nostro Paese (venne rifiutato a Venezia per via delle nudità della Rossellini...); dall’altra la personalità di Mark Frost, brillante sceneggiatore e produttore televisivo che aveva inventato una delle serie più innovative e di successo della TV americana, Hill Street giorno e notte. Insieme realizzarono una miscela esplosiva, che prendeva spunto dalle “soap-opera” americane, fatte di tanti personaggi e molte chiacchiere “perfettamente televisive’”, ma le coniugava miracolosamente con una detective-story avvincente, con elementi di stile neo-gotico. L’attenzione al dettaglio del suo protagonista, l’agente dell’FBI Dale Cooper (Kyle MacLachlan, vero alter-ego di Lynch), che dirige le indagini sulla morte di una ragazza con grande meticolosità, unendo professionalità poliziesca ad innegabili doti parapsicologiche dalle influenze tibetane, spostano completamente il baricentro della serie dalla commedia (che pure è presente per via delle diverse eccentricità rappresentate) al fantastico, con deviazioni verso temi solitamente banditi dalla serialità televisiva (la sessualità unita alla malattia, ad esempio). Se il mistero portante del film, ovvero la domanda “Chi ha ucciso Laura Palmer?”, sembra essere l’elemento guida della trama, in realtà quello che poi affascina è l’infittirsi, l’aggrovigliarsi della storia e dei suoi personaggi, in un mondo oscuro di tradimenti e menzogne in cui “nessuno sembra più essere quello che appare”. In particolare l’universo familiare in Twin Peaks, vero fulcro della comunità locale, appare completamente disgregato e fondato su una sorta di ipocrisia collettiva, che tende a nascondere le debolezze ed i tradimenti che imperano in città. Ispirato sottilmente a I peccatori di Peyton Place, con l’analisi cinica e spietata della “cattiveria” della provincia americana, Twin Peaks non rimane impigliato nelle ragnatele del mélo, perché sa coniugare elementi di humour puro con quelli del macabro, dosando gli ingredienti in una miscela curiosa ed intrigante. E se la prima serie sarà ancora contenuta nel suo dispiegarsi alla ricerca dell’assassinio, la seconda prenderà una piega fantastica assoluta, dove i sogni e gli incubi di Lynch potranno sfogarsi liberamente (anche se il risultato dell’audience della seconda serie fu catastrofico, rispetto ai successi della prima). Cinefila, citazionista e colta, la serie di Twin Peaks è tutto fuorché un tranquillante televisivo da sabato sera. Ci porta nel cuore dell’America e ci trascina dentro un incubo ad occhi aperti, avvolti da un paesaggio magnifico (le montagne del titolo e le conifere tanto ammirate dall’agente Cooper) e dentro i gustosi sapori locali (il caffè nero e le torte di ciliege), che sembrano solo coprire gli orrori nascosti di una nazione. Quanto ai DVD, ben 4, va detto che negli extra sono presenti i commenti di tutti i registi delle singole puntate e le curiosissime introduzioni della “signora del ceppo”, inquietante personaggio della serie. Nell’ultimo disco ci sono interviste a Mark Frost, diversi speciali che introducono a David Lynch, una specie di intervista al nano che spiega come si parla “al contrario” nella “stanza rossa”, la storia delle riprese al MAR-T Café, e le interviste a quasi tutto il ricco cast di Twin Peaks. Una curiosità a margine: Twin Peaks è interpretato da una serie incredibile di nuovi volti (all’epoca) interessantissimi che sembravano destinati a sfondare nell’Olimpo hollywoodiano. Ma nessuno di loro è poi arrivato al grande successo.

.: Locandina :.



.: Crediti :.

USA 1990 thriller
Regia: Mark Frost e David Lynch:

Cast: Kyle MacLachlan: Agente Speciale Dale Cooper
Michael Ontkean: Sceriffo Harry S. Truman
Mädchen Amick: Shelley Johnson
Dana Ashbrook: Bobby Briggs
Richard Beymer: Benjamin Horne
Lara Flynn Boyle: Donna Hayward
Joan Chen: Jocelyn Packard
Eric Da Re: Leo Johnson
Sherilyn Fenn: Audrey Horne
Warren Frost: Dr. Will Hayward
Harry Goaz: Agente Andy Brennan
Michael Horse: Tommy "Hawk" Hill
Piper Laurie: Catherine Martell
Sheryl Lee: Laura Palmer / Madeleine Ferguson
Peggy Lipton: Norma Jennings
James Marshall: James Hurley
Everett McGill: "Big" Ed Hurley
Jack Nance: Pete Martell
Kimmy Robertson: Lucy Moran
Russ Tamblyn: Dottor Lawrence Jacoby
Kenneth Welsh: Windom Earle
Ray Wise: Leland Palmer

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.: Dati tecnici del file :.

Episodi Totali: 8
Genere Release: DVD-Rip
Codec Video: DivX 5.2.1
Fonte: Cofanetto Originale Paramount
Risoluzione: 640 x 480
Aspect Ratio: 1.37:1
FrameRate: 25fps
Bitrate Video: 2103kbps (Pilota), 1706kbps (altri episodi)
Codec Audio: AC3 192Kbps (2 Channel)
Lingue Audio: Italiano
Sottotitoli: Nessuno  

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